Come si puo' vedere dalla cartina vengono utilizzate 2 bande di frequenza, non mi dilungo sulle motivazioni di tale scelta perche' gia' discusse nella presentazione presente sul sito, qui voglio invece illustrare le soluzioni tecniche adottate e le apparecchiature utilizzate.
Per le postazioni che fanno da gateway e punto di accesso sono state utilizzate delle schede semiprofessionali della Mikrotik, sono schede con due o piu' slot miniPCI in cui si possono inserire schede RF per le gamme disponibili per il WIFI e con una o piu' porte ethernet per collegamenti a reti cablate esistenti o ad altre schede, il software di gestione e' derivato da linux e implementa un vero e proprio router molto completo ed ampiamente configurabile (basta pensare che il manuale conta piu' di 400 pagine!).
Per la parte RF a 5Ghz sono state adottate delle schede miniPCI della Ubiquiti che danno una potenza di uscita max. di 26dBm (400mW) e sono configurabili sia come potenza di uscita che come frequenza via software direttamente via rete.
Per la parte a 2,4Ghz utilizzata per i link punto-punto locali di collegamento fra le postazioni sono stati utilizzati i D-Llink D-900 da noi modificati ed intensamente sperimentati nel corso degli anni. Da buoni Genovesi ci siamo detti, perche' spendere soldi per nuove schede quando abbiamo gia' in casa tutto il necessario?...
I D-900 sono settati in modo bridge e collegati ad una porta ethernet delle routerboard.

Nella foto sopra la scheda Mikrotik montata nel contenitore stagno per il montaggio il piu' vicino possibile all'antenna.

Qui sopra invece la scheda D-link D900 anch'essa all'interno del contenitore stagno.

La foto sopra riguarda il contenitore con la routerboard, e' evidenziata la scheda RF 5Ghz della Ubiquiti, notare l'utilizzo di due connessioni di rete, una per il collegamento alla scheda D900 e l'altra per l'alimentazione tramite POE e l'eventuale collegamento ad un PC locale o, nel caso della scheda di S.Giulia alla rete locale e quindi ai server TCP/IP e PACKET esistenti.

Questa foto riguarda invece il contenitore del D-link D900, si nota sulla scheda la presa del segnale ottenuta eliminando lo switch diversity e, in alto nel contenitore l'ampio dissipatore che nasconde il 7805 metallico per l'alimentazione della scheda. Tramite il cavo di rete vengono infatti portati al contenitore 12 V che alimentano una ventola per il raffreddamento e vengono poi ridotti a 5 V per alimentare il D900.

A lato il contenitore utilizzato, notare le ampie prese d'aria autocostruite, a destra sul coperchio c'e' una ventola che espelle l'aria calda, in basso a sinistra sul lato del contenitore un'apertura per l'ingresso dell'aria fresca. La ventilazione si e' resa necessaria in quanto il calore prodotto dalle schede anche se poco sommato pero' all'irragiamento solare nei mesi estivi avrebbe reso il contenitore un piccolo...forno.
Per ora la ventola e' sempre in moto, stiamo pensando di termostatarla con l'inserimento di una scheda che ci dia via rete anche varie informazioni telemetriche tipo temperatura, velocita' di rotazione, tensione di alimentazione etc.. ci stiamo lavorando, ne riparleremo alla prossima puntata....

NEWS: Il progetto telemetria e' stato portato a termine, tutti i dettagli a questo link

In questa foto uno dei D-900 durante l'assemblaggio ed i test